Verona domina per lunghi tratti di gara ma alla fine è solo pareggio. Kazake avanti, scaligere fuori dalla Champions.
AGSM VERONA 1
BIIK-KAZYGURT 1
Reti: Pt. 40′ Gabelia, st. 13′ Gabbiadini (rig.)
Agsm Verona: Thalmann, Dolstra (18′ st. Boattin), Galli, Carro, Di Criscio, Gabbiadini, Giugliano, Piemonte ( 9′ st. Pasini), Nichele, Bruinenberg (9′ st. Williams), Rodella.
A disposizione: Preuss, Boattin, Soffia, Meneghini, Pasini, Williams, Pavana.
Allenatore: Renato Longega.
BIIK-Kazygurt: Zheleznyak, Messomo (47′ st. Babshuk), Gabelia, Roseboro, Ngandi, Mashkova, Asher, Myanikova, Ihezuo, Adule, Kravets.
A disposizione: Shoikina, Babshuk, Karibayeva, Bortnikova, Krasyukova, Zholchiyeva.
Allenatore: Kaloyan Petrov.
Arbitro: Zuzana Valentova (Slovacchia)
Assistenti: Maria Sukenkova (Slovacchia) e Katarina Smolikova (Slovacchia)
Quarto ufficiale: Cinzia Carovigno (Italia)
Note: Terreno in buone condizioni, serata non particolarmente fredda. Spettatori 1500. Ammonite Dolstra, Messomo, Gabelia, Di Criscio. Recupero 2+2.
Verona.
Agsm Verona e BIIK-Kazygurt di fronte sul prato verde dello Stadio Bentegodi nella gara di ritorno dei sedicesimi di UEFA Women’s Champions League.
Si parte dal tre a uno in favore delle kazake conseguito sette giorni prima nella lontana Shymkent, sud del Kazakistan.
Mister Longega recupera Manuela Giugliano, mentre parte dalla panchina Paige Williams.
La prima opportunità per il Verona giunge su calcio piazzato dalla lunga distanza con Di Criscio che sfiora il bersaglio grosso.
Le gialloblu esercitano un netto predominio territoriale ma faticano ad arrivare con azioni pericolose all’interno dell’area
kazaka.
Il Kazygurt prova la prima conclusione, su calcio piazzato, al 29′ chiamando Thalmann alla deviazione. Subito dopo ci prova Giugliano ma il suo tiro esce strozzato.
Al 40′ kazake in vantaggio in maniera rocambolesca: il Kazygurt batte un angolo scaturito da una rimessa invertita, il pallone calciato dalla bandierina da Gabelia assume una traiettoria beffarda con Thalmann che entra in porta assieme al pallone.
Le scaligere si guadagnano subito un angolo e sul traversone Martina Piemonte ci prova chiamando la numero uno kazaka alla respinta.
Si va al riposo con le veronesi immeritatamente in svantaggio.
L’avvio di ripresa è molto ocmbattuto ma le gialloblu non riescono a sfondare, e allora, dopo otto minuti, Longega getta nella mischia Pasini e Williams in sostituzione di Bruinenberg e Piemonte.
Proprio la neo entrata Pasini fallisce l’opportunità del pareggio non riuscendo a toccare nella porta sguarnita l’assist di Giugliano.
Il pareggio le scaligere lo ottengono subito dopo: capitan Gabbiadini viene atterrata in area. La slovacca Valentova non ha dubbi ed indica il dischetto, ed è la stessa numero otto veronese che trasforma.
Il Verona, ringalluzzito dalla rete, si riversa in avanti e su un calcio di punizione da distanza siderale Federica Di Criscio coglie una clamorosa traversa.
Longega si gioca l’ultima carta mandando in campo Lisa Boattin in sostituzione di Dolstra.
Buona opportunità alla mezz’ora con Gabbiadini che riceve da Giugliano in ottima posizione ma non riesce a coordinarsi e la sfera termina alta. Subito dopo ci prova anche Manuela Giugliano ma anche lei non riesce ad inquadrare la porta.
Zheleznyak ci mette una pezza sul pallone lunghissimo di Williams.
Ormai si gioca ad una sola porta ma le kazake non capitolano.
A tempo scaduto Melania Gabbiadini si mangia il gol della speranza facendosi ribattere la conclusione dal portiere.
Il match termina in parità e regala alle kazake una qualificazione ottenuta capitalizzando al meglio le poche opportunità guadagnate nei due match.
Verona esce a testa alta dalla Champions League con tanto rammarico per gli episodi sempre negativi che hanno caratterizzato il doppio confronto.
D.P.
Foto Federico Fenzi
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